venerdì 12 settembre 2008

zona incongrua

In merito alle conclusioni trionfalistiche sul successo della modifica della normativa regionale “sulle aree incongrue” occorre, a mio avviso, fare una precisazione di sostanza, la stessa che è stata ribadita dalla Circoscrizione e dagli operatori di Rimini Nord in tutti gli incontri ufficiali ed ufficiosi ai quali abbiamo partecipato, compreso quella di mercoledì scorso in regione:
Rimini Nord NON HA ZONE INCONGRUE.

Alla Provincia che continua nel disegno, voluto o casuale di annientare la zona turistica di Rimini Nord diciamo che -Rimini Nord NON HA ZONE INCONGRUE-.
Al Presidente della Provincia, nostro rappresentante, che nonostante l'errore che oggi ci condanna al degrado, fatto dalla sua giunta nel 2001, ammesso pubblicamente in riunione, ma per il quale non ha ritenuto mettere in campo nessuna politica riparatoria ricordo che Rimini Nord NON HA ZONE INCONGRUE;
all'assessore Rossini, che non ci rappresenta e lo ha dimostrato con in fatti, gli ricordo che Rimini Nord NON HA ZONE INCONGRUE;
A tutti coloro che nell'ombra hanno lavorato per questo non risultato, gli ricordo che Rimini Nord NON HA ZONE INCONGRUE;
Il provvedimento approvato dalla III commissione regionale non solo NON HA risolto il problema nel merito di riparare ad un torto fatto 7 anni fa in quanto Rimini Nord non ha aree incongrue, ma peggio, ha vanificato gli intenti di una normativa regionale condivisibile, utile in molta parte della regione, ma non quì.
Con il classico provvedimento alla riminese si vanifica l'applicazione in tutto il resto della Regione. A questo punto meglio abrogare la normativa sulle aree incongrue perchè non ha più senso. Su questo gli ambientalisti hanno visto molto bene. La conclusione dell'assessore Gilli che “la riqualificazione di zone con valore paesaggistico deve essere da tutti considerata un bene” è un non senso nel non senso di una norma realizzata senza finanziamenti, applicata con sadismo per cancellare zone come la nostra che da sempre ha vissuto di turismo, chiacchiere nel mare del non senso dell'applicazione vessatoria di una norma e nella riminesizzazione insita nella sua modifica.
Gli unici che veramente potranno giovare di questa normativa saranno i proprietari delle villette che, vincoli di sopraintendenza permettendo potranno effettivamente adeguarle e rinnovarle.
Concludendo, l'aspetto kafkiano di tutta questa storia è che tutti hanno riconosciuto la fondatezza della nostre ragioni, ma nessuno ha fatto un passo nella nostra direzione.
Che dire. Abbiamo perso la battaglia, spero non la guerra, anche per mancanza di seri rappresentanti di Rimini Nord. E' ora di invertire la rotta. Cominceremo dalle Provinciali.

Un Saluto
Fabio Betti


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